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Tumore alla prostata, all’Asl To3 una nuova tecnica per scongiurare l’incontinenza

Il metodo presentato al congresso nazionale degli urologi ospedalieri: 20 pazienti già sottoposti con successo all’intervento che permette di ricreare una situazione anatomica simile a quella pre-malattia

All’Asl To 3 di Pinerolo, Rivoli e Collegno è stata messa a punto una tecnica chirurgica che minimizza il problema dell’incontinenza conseguente all’asportazione della prostata in seguito a un tumore. L’asportazione radicale della prostata è un intervento che – con qualunque tecnica venga eseguito – può esporre a possibili ripercussioni funzionali, tra cui l’ incontinenza urinaria e il deficit erettile.

Il recupero della continenza spesso richiede un percorso riabilitativo e avviene nel primo trimestre post intervento, ma può anche richiedere tempi più lunghi durante i quali il paziente deve utilizzare pannoloni con un inevitabile impatto sia sulla ripresa fisica che psicologica del paziente stesso.

Ma oggi questo rischio di incontinenza urinaria può essere ridotto grazie ad accorgimenti che vengono messi in atto già durante l’intervento. Uno dei quali è stato sperimentato con successo all’Asl To3 : «Per consentire fin dalla rimozione del catetere, la ripresa della continenza – spiega il dottor Maurizio Bellina, primario di Urologia a Pinerolo e Rivoli – la mia équipe utilizza una tecnica originale contestuale all’intervento di asportazione della prostata, al fine di creare una sospensione della zona uretro-vescicale. Tecnica che consente di ricreare una situazione anatomica simile a quella esistente pre-intervento». Sono già venti i pazienti per i quali l’équipe del dottor Bellina ha potuto riscontrare i risultati voluti. «Tutti, liberi dalla malattia, hanno anche ripreso anche una minzione normale», spiega.

Il metodo è stato presentato all’ultimo congresso degli urologi ospedalieri italiani. Un percorso operatorio particolarmente utile a pazienti giovani e in piena attività lavorativa, per i quali l’incontinenza potrebbe rappresentare un importante handicap quotidiano. «La nostra urologia – sottolinea il direttore generale dell’ Asl To 3, Flavio Boraso – è impegnata da tempo nell’evoluzione e nella ricerca delle tecniche operatorie, per eseguire interventi innovativi con un approccio particolare per garantire una sempre più rapida guarigione del paziente».

di Antonio Giaimo La Stampa Torino 19 ottobre 2018